L’11 marzo 2021 è uscito il singolo di IN6N Non Mi Passa, distribuito da Thaurus / Universal ed il 18 Marzo il videoclip firmato da Naffintus.
La scorsa settimana abbiamo avuto l’onore di intervistare IN6N e pubblichiamo qui sotto l’estratto:
Con quale musica sei cresciuto?
Sono cresciuto con il rap anni 90 dei “Colle Der Fomento”, il death rap del “Truceklan“, il Metal Core dei “Parkway Drive“, il post hardcore degli “Underoath“, l’emo punk rock degli “Alkaline Trio“, l’elettronica dei Prodigy il Post Hardcore sperimentale degli “Enter Shikari“, l’hardcore punk londinese come “Gallows” e quello americano “H2O, Madball, Sick Of it All“. Diciamo che mi ha influenzato parecchia roba.
Quando hai iniziato a dedicarti alla musica?
Ho iniziato a dedicarmi alla musica un po come i teenager americani. Con la classica band da cantina che formi facendo le cover dei Blink 182, o Sum 41 o Green Day. Poi successivamente è arrivato il rap lo skateboarding diciamo che sono figlio degli anni 90 da South Park a Celebrity Death Match a Malcom. Mi ricordo, di alcuni freestyle dove ero ubriaco marcio alle occupazioni scolastiche.
“Non mi passa” è un brano di denuncia, per una realtà che è sotto gli occhi di tutti ma ognuno vive a modo suo. Ci racconti come è nato?
Non Mi Passa è nato purtroppo da un malessere emotivo che tenevo represso da molto tempo. Forse è il pezzo con più
inlfuneze emo che ho fatto uscire fin ora. Al primo ascolto può sembrare il classico brano che dedichi a un amore non corrisposto ma in realtà non è così. E’ una metafora sulla vita che cambia sotto ai tuoi occhi e che non tornerà mai piu come prima, quindi ti droghi bevi ti distruggi al livello fisico e mentale fino a capire che o l’accetti così com’è o l’accetti.
Sei al primo progetto con Thaurus, ma cosa puoi raccontarci di IN6N prima di ora?
Prima di IN6N, il progetto aveva un altro nome “insvnexvx“
Diciamo prima dell’evoluzione. Circa 3 anni fa ho iniziato ad appassionarmi di questo nuovo sottogenere della trap, che stava nascendo in america poi subito anche in inghilterra. Parlo del Metal Trap, Scream Rap e Dark Trap. Mi affascinava moltisssimo perchè mi sembrava una sorta di new metal con sonorità distorte alla Death Grips o Nine inch nails. Quindi quando ho scoperto i vari Suicide Boys, Ghostemane Bones ho pensato “voglio fa sta roba in italiano”.
Senz’altro è stato un anno particolare e si spera unico, ma per i musicisti nonostante il blocco dei concerti pare sia stato produttivo, in molti hanno studiato, approfondito e scritto più del solito. Anche il tuo progetto è il risultato di questo tempo in più?
Io credo che una roba del genere abbia distrutto tutti sia sul piano psicologico che sul piano sociale.
Inizi quarantena stavo ultimando il disco e mi sono reco conto di quanto fossi fortunato ad avere la musica come valvola di sfogo.
Credo che se un artista produce di più durante la quarantena è perchè probabilmente è stato smosso da una sorta di istinto di sopravvivenza artistico. Paradossalmente la quarantena ha creato dei momenti d’isolamento con il proprio io interiore che ha portato molte persone a fare autoanalisi sulla propria vita e su quello che succede nel mondo. Vabè di base è una merda tutto, voglio solo tornare a suonare. Un abbraccio ai lavoratori del settore che stanno fermi da oltre un anno.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro? A questo singolo seguirà un disco? Ci sono in vista delle collaborazioni?
Sto lavorando per ultimare il disco e poi seguirà il prossimo singolo che è già pronto. Non si fanno piani per il futuro in musica al momento, non sappiamo quando torneremo a fare i concerti, mi manca il pubblico, il sudore, la birra, il pogo. Il futuro me lo immagino su Marte a suonare Punk insieme ad Elon Musk. (ride)
Ecco il videoclip ufficiale di Non Mi Passa di IN6N
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