Presentato al Pan lo scorso sabato il progetto “Partenopolitani” di Carlo Damasco, un documentario TV in otto puntate in cui di volta in volta, un personaggio della cultura, dello spettacolo, dello sport partenopeo raccontano, in una clip di 26 minuti, il proprio percorso professionale ed il legame con la città, anzi quello ancora più stretto con il proprio quartiere e con le aree urbane che hanno fatto da sfondo alla propria carriera.
Le musiche sono state curate da Pasquale Tarricone ed il montaggio da Vincenzo Cinefra.
Una passeggiata in cui la strada offre spunti di riflessione, testimonia la storia, le ferite la bellezza e la forza di questa città, contrasti che a volte si trasformano in limiti, altre in risorse per chi ci vive.

Nel primo episodio, “Il Mare negato”, proiettato durante la presentazione, è Patrizio Rispo, Raffaele Giordano di Un Posto al Sole, che ripercorre le strade di Bagnoli, quartiere napoletano che dall’ombra della collina di Posillipo si stende lungo il litorale flegreo, mescolando contrasti non solo culturali ma paesaggistici ed urbani. E questi contrasti sono raccolti nell’episodio “zero” di Partenopolitani. Rispo attraversa la grotta di Seiano, magnifica opera di architettura romana che da accesso al complesso archeologico –ambientale del Pausilypon da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato, avvolto da colori sempre diversi; basta volgere lo sguardo alla terra, da cui alta si erge un altro simbolo della storia di questa area: la Ciminiera dell’ex acciaieria dell’Italsider, simbolo di un epoca economica florida in passato, divenuta poi l’emblema di una terra tradita e ferita che aspetta una riqualificazione e riconversione importante da oltre venti anni. In questo percorso la strada restituisce ancora un pezzo di memoria ed emozioni complesse: le ceneri di Città della Scienza. Toccano l’animo le immagini di repertorio scelte per il documentario di Damasco, in cui Città della Scienza, fiore all’occhiello e simbolo di rinascita culturale della città per 12 anni, è avvolta ed inghiottita dalle fiamme nella notte del 4 marzo 2013.


Ma la stessa storia degli attori protagonisti scelti come testimonial dell’idea di Damasco, rappresentano quel fermento di energie e contrasti di una città che non si arrende alle difficoltà importanti ed a volte avvilenti della nostra città.
Nei progetti del regista, Quartieri Spagnoli con Enzo Gragnaniello, La Sanità con Roberto de Simone, Secondigliano con Peppe Lanzetta, Poggioreale con Patrizio Oliva, il Centro antico con Mirella Barracco e Santa Lucia di Massimo Ranieri.
Antonella Panella

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