Recensione – #jazz4italy 2017 – Il jazz italiano per le terre del sisma – L’Aquila

#jazz4italy 2017 – Recensione | Il jazz italiano per le terre del sisma – L’Aquila

Jazz4italy – “Il Jazz italiano per le terre del sisma” si trovava all’Aquila lo scorso 3 settembre, ed ha accolto in città circa 40 mila persone, provenienti da tutta Italia per assistere ad una maratona no-stop comprendente 17 palchi, cominciata alle ore 12:00 e terminata alle 02:00 del mattino seguente.

#jazz4italy Il jazz italiano per le terre del sisma

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L’iniziativa, volta a raccogliere fondi per i luoghi tramortiti dalle scosse degli ultimi anni, ha ospitato a titolo gratuito nomi tra i più importanti nel panorama jazzistico italiano e si è conclusa sul prato della basilica di Collemaggio dalle 20:00 in poi.

A presentare la serata una simpaticissima Geppi Cucciari che inganna le attese dei cambi palco inventando e improvvisando proprio come vuole lo spirito di questa giornata.

Massimiliano Caporale & Geppi Cucciari - Ph: Massimo Cuomo
Massimiliano Caporale & Geppi Cucciari – Ph: Massimo Cuomo

In onore alla città dell’Aquila ad aprire il concertone il Corpo Bandistico di Paganica e la Big Band del Conservatorio dell’Aquila diretta dal maestro Massimiliano Caporale la quale presenta un repertorio rinnovato e interessante ad omaggiare la tradizione dello swing, senza lasciare nulla al caso.

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Big Band del Conservatorio dell’Aquila – Ph: Massimo Cuomo
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Big Band del Conservatorio dell’Aquila – Ph: Massimo Cuomo
 Jazz4italy - Massimiliano Caporale - Ph: Massimo Cuomo
Massimiliano Caporale – Ph: Massimo Cuomo

Non tarda a salire sul palco con il suo quartetto Gegè Munari, una istituzione nella storia del jazz italiano, incastonato tra le pelli accanto a nomi quali Gato Barbieri, Sal Nistico, Milt Jackson, Dexter Gordon, Earl Hines, Lee Konitz, Chet Baker, e molti altri, stasera all’età di 83 anni ci offre un potpourri di standard che sanno di radici ma anche di scelte originali. Aprono con I’ve Got You Under My Skin e lo eseguono nel più traditional dei modi, con la tromba nel tema e nel primo solo, perfettamente in stile come il resto del gruppo, che poi lascia spazio al pianoforte di Ettore Carucci il quale gioca con le dinamiche servendosi della sezione ritmica sapientemente e con garbo, fino a lasciare tutto, con Munari, nelle mani di Bulgarelli che disegna bellissime frasi con il suo contrabbasso nel vuoto che è rimasto intorno a lui. Prima di esporre di nuovo il tema, 8X8 con Munari che già ci mostra davvero quanta energia riesce a caricare, incredibile swing e tiro d’altri tempi!

 Jazz4italy - Gegé Munari
Gegé Munari – Ph: Massimo Cuomo

Una esecuzione tra le più classiche ed impeccabile nella sua forma. Il secondo brano è presentato even eight, con il contrabbasso che scandisce una pulsazione da habanera per tutto il tempo, tema alla tromba anche qui, Munari dimostra una lucidità musicale immutata e una prontezza nell’incorniciare l’organico davvero rara. L’ultimo è un up swing in cui nel solo la tromba Antonello Sorrentino crea melodie abilissime e mai scontate come pure il pianoforte che tiene un ritmo serrato. Poi improvvisamente si fa il silenzio, e resta solo il contrabbasso a suonare una sola nota in ritmo sincopato, sempre la stessa, la tromba improvvisa open e favorisce il rientro di tutti. Da qui un solo lunghissimo di Munari che da prova del grande musicista che è. Geppi Cucciari lo trattiene sul palco giocando con la sua autenticità e ironia per dare spazio ai tecnici di attuare il cambio palco e permettere l’entrata di Mario Biondi e la sua band, tutti ragazzi giovani e talentuosi che producono il suono riconoscibile e identificativo della sua musica. I brani sono quattro e presi dai suoi dischi, perfettamente eseguiti e fedeli agli originali, a chiudere, la celeberrima This Is What You Are.

 Jazz4italy - Mario Biondi - Ph: Massimo Cuomo
Mario Biondi – Ph: Massimo Cuomo

E’ la volta poi di Franco Ambrosetti e Dado Moroni Duo, è il primo a raccontare come avvenne il loro incontro, nel 1979 il padre del pianista lo contattò proponendogli di suonare con suo figlio, che aveva allora solo 17 anni, ma già l’approvazione di Franco Cerri. Il duo in questi 38 anni ha funzionato sempre, lasciando ad entrambi ampio spazio per formazioni altre, ma dando loro la possibilità di stabilire un impeccabile sintonia ed interplay.

 Jazz4italy - Franco Ambrosetti & Dado Moroni / Ph: Massimo Cuomo
Franco Ambrosetti & Dado Moroni / Ph: Massimo Cuomo

Stasera ci hanno omaggiato di splendide interpretazioni dai suoni morbidi e vellutati che scaldano i cuori e ci avvicinano tutti, in un clima che nel frattempo è divenuto quasi invernale. Nell’ordine questi i brani: Retrò Vs. New Age di Franco Ambrosetti, People Time di Benny Carter, Silli In The Sky sempre di Ambrosetti, brano molto commovente, e poi l’ultimo, sempre del trombettista Jamon Andaluz, un brano con influenze chiaramente spagnole.

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Geppi Cucciari / Enrico Intra / Ada Montellanico / Paolo Fresu

Questa sera Midj rappresentata dalla presidente Ada Montellanico, in collaborazione con la direzione artistica di “Il Jazz italiano per le terre del sisma” affidata a Paolo Fresu, consegna due prestigiosi premi alla carriera. Il primo ad un grandissimo pianista, compositore, direttore d’orchestra, nonchè dei Civici Corsi di Jazz di Milano, Enrico Intra, dal quale abbiamo ottenuto un’intervista:

Nel primo brano Intra disegna improvvisazioni libere alternate a brevi citazioni, sezioni in rubato in contrapposizione ad altre più regolari, restituendo una esibizione in piano solo di altissimo livello. Come dichiara nell’intervista, una volta arrivato all’Aquila, ha incontrato l’arpista Marcella Carboni, con la quale a settembre comincerà a preparare un curioso progetto in studio che mescola sonorità dei canti gregoriani con il gospel,

Enrico Intra & Marcella Carboni - Ph: Massimo Cuomo
Enrico Intra & Marcella Carboni – Ph: Massimo Cuomo

da questo incontro casuale e inaspettato hanno deciso stasera di esibirsi insieme, sfruttando la più tradizionale delle peculiarità del jazz, l’improvvisazione. Iniziano open, con Intra che gioca coi tasti e con le corde e la Carboni che lo segue, l’esecuzione prende presto la forma di un brano d’avanguardia contemporaneo, pregno dell’esperienza di entrambi che coniuga la radice classica e l’influenza del jazz in un risultato moderno di natura colta.

Marcello Rosa - Ph: Massimo Cuomo
Marcello Rosa – Ph: Massimo Cuomo

Il secondo premio alla carriera è stato assegnato a Marcello Rosa, trombonista, compositore, arrangiatore, autore di testi, ideatore e conduttore di programmi radiotelevisivi, personaggio autentico e coerente che coglie l’occasione per raccontare un aneddoto molto singolare legato proprio alla città dell’Aquila. Ben 77 anni fa, si trovava qui in vacanza con la sua famiglia e aveva da poco iniziato a studiare la musica, un pomeriggio era a giocare per le strade del centro e andò in un bar a comprare un gelato, lì c’era un gruppo che suonava e ne rimase incantato, si sedette in quello spazio antistante il loale ed ascoltò la musica.

Marcello Rosa - Ph: Massimo Cuomo
Marcello Rosa – Ph: Massimo Cuomo

“Fu quella la volta”, precisa Rosa, “in cui mi resi conto di cosa volesse dire suonare insieme, quel pomeriggio mi chiarì come volevo affrontare la musica”. L’assegnazione di questo premio proprio in questa città ha assunto per lui quindi un valore particolare. L’esibizione è molto originale e conta sul supporto di quattro splendidi trombonisti, messi a dura prova dalla temperatura che nel frattempo si è fatta ostacolo, a comporre insieme al maestro Rosa un quintetto a quattro tromboni e un trombone basso. L’esecuzione è un brano desunto dal maestro sintetizzando in maniera minimal e sapientemente armonizzata, due brani pilastri della storia del jazz: Mood Indigo di Duke Ellington e Naima di John Coltrane, è così che nasce Naimood.

Gegé Telesforo & Geppi Cucciari - Ph: Massimo Cuomo
Gegé Telesforo & Geppi Cucciari – Ph: Massimo Cuomo

Subito dopo come da programma guadagna il palco Gegè Telesforo con Alfonso Deidda (polistrumentista), Seby Burgio (pianoforte), Joseph Bassi (contrabbasso) e Dario Panza (batteria) con il loro nuovo progetto “Soundzforchildren” nato dalla collaborazione con l’UNICEF e dedicato ai bambini di zone molto delicate e sfortunate della Campania,

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Gegé Telesforo Soundzforchildren – Ph: Massimo Cuomo

che Telesforo ha visitato e dove ha tenuto lezioni concerto. Cominciano dal funk, con una ritmica che già da subito crea atmosfere unificanti, che sciolgono e scaldano l’ambiente reso ostico da un freddo inaspettato che ci ha colti di sorpresa, impossibile non ballare e non godere di questo splendido contributo!

Rosario Sportiello - Ph: Massimo Cuomo
Rosario Sportiello – Ph: Massimo Cuomo

E’ la volta poi di Rosario Sportiello, in piano solo, la sua esibizione è di un solo brano (immagino per via dei ritardi e del freddo che comincia ad essere insostenibile) ma porta con se una profondità d’animo, una ricchezza di sfumature, riconducibile anche qui alla musica eurocolta e ricca di voicing molto raffinati. Ad un rubato di stampo romantico aggancia lo stride con un tiro da 78 giri!

Roy Paci - Ph: Massimo Cuomo
Roy Paci – Ph: Massimo Cuomo

A chiudere il concertone come previsto sono Remo Anzovino e Roy Paci che presentano “Fight for Freedom – Tribute to Mohammed Ali”, colonna sonora composta dai due artisti per un documentario molto toccante di Emanuela Audisio intitolato “Da Clay ad Ali. La metamorfosi”. Il lavoro è davvero interessante e forse dal vivo anche più coinvolgente, ormai il clima all’Aquila è quello invernale ma ci pensa la band a riscaldarci, ad un certo punto diventa impossibile restare fermi, Vito Scavo al trombone fraseggia in modo divino, la scrittura di Anzovino e Paci è una perla rara e sembra proiettarci nella preparazione altetica di un pugile, il carattere descrittivo è forte.

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Roy Paci band – Ph: Massimo Cuomo

La sezione ritmica con Mylious Johnson alla batteria e Pino Saracini al basso scandisce le pulsazioni di tutti coloro che sono rimasti nonostante le intemperie a godere di questa musica meravigliosa, che non è mai la stessa e non delude mai, avvolta in questa occasione dallo spirito di partecipazione e di condivisione, per un evento che significa qualcosa di vero e di importante, qualcosa che la musica accompagna, ma non può sostituire, la solidarietà, unica di questi musicisti, tutti, dalla mattina alla notte, che hanno messo a disposizione la loro arte per una causa, la nostra.

Alessandra Stornelli

www.alessandrastornelli.com

www.facebook.com/alessandrasandystornelli

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